Cantina Antinori, San Casciano in Val di Pesa
Obiettivi
Organizzare un’azienda agricola in modo che tutte le sue attività di trasformazione avvengano nel sottosuolo non significa voler nascondere qualcosa bensì, come era obiettivo dei progettisti della Cantina Antinori, voler preservare il valore del contesto ambientale con le sue pregevoli e spettacolari colline coltivate, fino a renderle protagoniste assolute, lasciandogli completamente la scena e relegando nei meandri della terra l’opera condotta dall’uomo per impreziosirne il frutto.
Progetto
Le forme, i materiali e i colori scelti dallo Studio Archea di Firenze per realizzare la cantina sono un’esaltazione dell’ingegno umano e insieme delle forme e delle espressioni della natura: il grigio della roccia, il rosso della terra, il legno, i giochi di luce come raggi che penetrano un sottobosco.
Le linee scelte associano forme libere, come la splendida scala elicoidale, a forme regolari ma morbide, che invece di rinchiudere lo spazio, lo sottolineano. A questo fa pensare la linea curva dei due livelli che si affacciano sopra terra e la terrazza, con profili che esaltano il disegno dei pendii collinari e su cui, in armonia con il contesto, si aprono gli ampi fori circolari che portano luce ai locali interni.
L’obiettivo dei Marchesi Antinori, sul progetto che apre la loro attività ai visitatori, era di unire la tradizione e il futuro per mostrare le diverse fasi della produzione del vino, raccontare la storia dell’antica famiglia, esaltare la cultura enogastronomica e l’arte della zona.
La Cantina Antinori non è solo una cantina: la sede è strutturata con un museo, un ristorante, un negozio, un auditorium da 200 posti, una biblioteca, sale di degustazione, oltre a spazi aperti all’accoglienza e alla condivisione. Nata come progetto nel 2004, la Cantina Antinori è stata inaugurata dopo sette anni di lavoro.
Interventi
L’originale progettazione della Cantina Antinori ha previsto di utilizzare sistemi a secco sia negli ambienti di lavoro che negli spazi dedicati all’ospitalità e alle iniziative pubbliche. L’idea di una costruzione dal disegno libero e inserita in volumi ricavati dalla collina ha trovato piena corrispondenza nella versatilità di utilizzo e prestazioni delle soluzioni costruttive Knauf.
In modo particolare per il soffitto dell’Auditorium sono stati utilizzati 350 metri quadrati di lastre forate Knauf a elevato potere fonoassorbente. Al piano panoramico del ristorante e delle funzioni industriali sono stati realizzati 1520 mq di soffitti in cartongesso rasato, e 120 mq con lastre in cemento fibrato resistenti all’umidità Aquapanel Indoor. L’intradosso degli spazi esterni coperti è stato realizzato con 2300 mq di lastre in cemento fibrorinforzato Aquapanel Floor. Il primo livello della struttura ospita invece gli uffici, in cui sono stati realizzati 3200 mq di controsoffitti con lastre di cartongesso rasate. Nella zona dei servizi igienici, per contrastare la maggiore umidità, si è scelto di utilizzare 150 mq di lastre idrorepellenti Knauf GKI. Stessa scelta per i locali tecnici e di servizio del secondo livello, con 1.470 mq realizzati in cartongesso rasato, di cui 170 idrorepellente.
Conclusioni
La maggior parte della struttura è stata costruita sottoterra, in modo particolare l’area di lavorazione e di conservazione del vino, che può così godere di temperature adeguate con un notevole risparmio energetico. L’area interrata presenta una serie di grotte dalle linee curve non convenzionali e rivestite in terracotta, con un notevole effetto scenico ed evocativo. I due livelli a sbalzo sopra il terreno ospitano gli uffici nella parte inferiore e le aree espositive, posizionati come un belvedere sulla zona della barricaia e della vinificazione. Infine, nella parte superiore sono collocate le zone di imbottigliamento e i magazzini. La copertura della parte esterna è rivestita da filari di vite, in piena continuità con l’elemento naturale predominante nel territorio.
Contributo redazionale a cura di