Mostra d’Arte Maximum Minimum di Alighiero Boetti
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
In occasione della 57° Biennale d'arte di Venezia, Knauf è tornata a impegnarsi per sostenere l’arte e la creatività supportando la Fondazione Giorgio Cini nella celebrazione di Alighiero Boetti. Knauf è stata infatti sponsor e partner tecnico della grande mostra Maximum/Minimum che si è tenuta presso il prestigioso e antico palazzo sede della Fondazione Cini nell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Un’ampia selezione di molte tra le più importanti opere di Alighiero Boetti è stata presentata in un’inedita chiave di lettura affiancando, per ogni ciclo rappresentativo dell’artista, la sua opera più grande e quella più piccola sviluppata sul tema.
La monumentale Estate 70 (1970), realizzata su un rotolo di carta lungo venti metri, e Titoli (1978), uno dei più grandi formati del raro ciclo dei Ricami monocromi, sono solo due delle 20 opere divise in sezioni ed esposte nelle sale del della Fondazione Giorgio Cini. Grazie a un prestito dalla Fondazione Prada è stato possibile esporre anche una delle più grandi, Mimetico (1967), facente parte di una delle prime serie di opere di Boetti.
La mostra è stata curata da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, con la collaborazione dell’Archivio Alighiero Boetti.
L’apporto di Knauf
Le grandissime dimensioni di alcune delle opere di Boetti hanno rappresentato una seria sfida per i curatori della mostra che dovevano esporle e valorizzarle all’interno delle preziose sale del palazzo Cini. La sfida è stata vinta grazie alla collaborazione di Knauf e all’utilizzo dei pannelli in gesso rivestito Knauf GKB. Con questi pannelli di gesso rivestito sono state create enormi e solide superfici provvisorie, anteposte alle preziose e storiche pareti delle sale della Fondazione, capaci di nasconderle e proteggerle, lasciando il proscenio alle sole opere dell’artista e creando così uno spazio espositivo temporaneo perfetto, nel massimo rispetto dell’ambiente storico nel quale le opere sono state inserite.
I pannelli, la cui solidità strutturale ha permesso di esporre in piena sicurezza anche le opere più grandi, sono stati rimossi facilmente al termine della manifestazione, senza lasciare alcuna traccia del loro passaggio.
“L’amore per l’arte è una caratteristica di Knauf e ci ha riempito di orgoglio l’aver potuto offrire alla Fondazione Cini le soluzioni tecniche più adatte per esporre nel modo migliore le enormi opere di Boetti in un ambiente così particolare e delicato come le preziose sale di questo storico palazzo veneziano” ha dichiarato Damiano Spagnuolo, Marketing Manager di Knauf Italia.
PROFILO DI ALIGHIERO BOETTI
Alighiero Boetti (Torino 1940, Roma 1994) esordisce nell’ambito dell’Arte Povera nel 1967. Nel 1972 a Roma scopre il piacere della luce e dei colori. Artista concettuale, versatile e caleidoscopico, produce una grande varietà di opere come i monocromi a biro (blu, neri, rossi, verdi), le opere ricamate su stoffa e i Tutto, fitti puzzle in cui si ritrova precisamente di tutto, dalle figure tratte da rotocalchi alle sagome di animali.
Tra le infinite tipologie di opere di Boetti sono da rimarcare i Lavori postali, giocati sulla permutazione matematica dei francobolli, sull’aleatoria avventura del viaggio postale e (a partire dagli anni 80) sulla segreta bellezza dei fogli inviati nelle buste. Da citare anche i tanti ‘esercizi’ a matita su carta quadrettata, basati su ritmi musicali o matematici, o le composizioni colorate e di tecnica mista su carta in cui scorrono schiere di animali, memori della decorazione etrusca o pompeiana. Tra le sue ultime opere alcune sono monumentali, come i 50 arazzi con testi in italiano e persiano esposti a Parigi nel 1989, oppure i 50 khilim esposti al Magasin di Grenoble nel 1993.
Boetti ha esposto nelle mostre più prestigiose della sua generazione, da ‘When attitudes become form’ (1969 ) a ‘Contemporanea’ (Roma, 1973), da ‘Identité italienne’ (Parigi, 1981) a ‘The italian metamorphosis 1943-1968’ (Guggenheim Museum New York, 1994).
E’ stato sei volte presente alla Biennale di Venezia, con sala personale premiata nell’edizione del 1990 e con un omaggio postumo nel 2001. La sua opera e le sue scelte artistiche hanno fortemente influenzato la generazione successiva e molti giovani del nuovo millennio, in Italia e nel mondo. (https://www.archivioalighieroboetti.it/alighiero-boetti/)
Contributo redazionale a cura di