Passivhaus - Chignolo D’Isola
Efficienza energetica, comfort acustico, materiali bio-compatibili per migliorare la qualità della vita
Obiettivi
L'obiettivo pionieristico (correva l’anno 2000) era di realizzare per la prima volta a Bergamo un edificio energeticamente efficiente seguendo un protocollo specifico. All’epoca in Italia non c’erano ancora protocolli del genere, tipo l’attuale CasaClima e/o Cened, così la committente e realizzatrice Vanoncini Spa ha adottato quello delle case passive di Darmstadt realizzando, con la casa passiva di Chignolo d’Isola, il primo esempio di edificio passivo Italiano divenuto così paradigma delle costruzioni energeticamente efficienti, in particolare con la tecnica Struttura/Rivestimento S/R
Questo sistema è stato successivamente (nel 2007) certificato in classe A CasaClima.
Progetto
Il progetto, strutturato per un edificio composto da tre piani fuori terra che si dividono in quattro appartamenti indipendenti, rappresenta il primo caso di edificio passivo, ossia di immobile realizzato con tecniche progettuali e costruttive di involucri, solai e tetto tali da permettere isolamenti capaci di rendere nullo il fabbisogno di riscaldamento in inverno. Così, già in fase di progettazione sono state eliminate le caldaie, in favore di un impianto tecnologico di ricambio d’aria alimentato da pompe di calore e da un sistema fotovoltaico.
Il sistema costruttivo
L'edificio è stato costruito con tecnologie stratificate a secco, applicando in modo diffuso e coerente i principi Struttura/Rivestimento (S/R).
Interventi
Le chiusure opache sono iperisolate e a tenuta d’aria, mentre le finestre, a elevata resistenza termica, sono dotate di schermature mobili che consentono di regolare l’ingresso della radiazione solare diretta a seconda della stagione.
Attorno alla struttura portante, in acciaio laminato per le membrature verticali e per le travi portanti e in pressopiegato a freddo per quelle orizzontali dei solai tipo Steel Frame, sono stati realizzati due gusci indipendenti su sottostruttura leggera in acciaio zincato: uno esterno, di tenuta agli elementi atmosferici, e l’altro interno, a definire i volumi abitati.
Il completo disaccoppiamento fra gli involucri è la migliore garanzia di isolamento sia termico che acustico e nell’intercapedine hanno trovato posto i materassini isolanti e gli impianti.
Una novità costruttiva assoluta di questa realizzazione sono i solai a secco, realizzati con una parte statica molto leggera (circa 30 kg/mq di peso proprio), uno scudo termico all’intradosso, una stratificazione al calpestio all’estradosso del solaio e rivestimento con pavilastre in anidrite, sulle quali sono stati posati tutti i pavimenti.
Soluzioni tecniche
Dal punto di vista energetico, l’edificio è adiabatico (esclude ogni flusso da e per l’edificio) e garantisce il comfort con un impegno impiantistico ridotto.
Grazie alle tecniche S/R, che danno leggerezza ed elasticità dei componenti (il peso dell’intera casa è di 99000 kg, pari ad 1/8 di una analoga in muratura) il processo di costruzione è stato molto rapido e con un impegno energetico nelle fasi di cantiere molto limitato. Addirittura, durante i lavori, non è stata usata acqua.
Gli impianti prevedono una ventilazione meccanica per fornire il necessario ricambio d’aria interno.
La regolazione finale di temperatura è garantita da un ventilconvettore per ogni appartamento, alimentato da acqua calda (in inverno) o fredda (in estate) prodotta da due pompe di calore reversibili aria – acqua. Le stesse pompe di calore, della potenza di 9,9 kW ciascuna, garantiscono anche la produzione di acqua calda sanitaria, sostituendo completamente l’impianto di combustione tradizionale.
Gli esterni sono stati realizzati con una struttura leggera, rivestita con lastre Knauf Aquapanel e rifinita con un ulteriore strato isolante posto a cappotto termico in EPS: Polistirene Espanso Sinterizzato. La finitura di facciata è stata realizzata con l’intonaco autopulente.
Il bilanciamento fra strategie energetiche, progettazione impiantistica e tecniche costruttive ha permesso di raggiungere sia il comfort interno che un livello di consumo, in configurazione di riscaldamento invernale, inferiore a 15 kWh/m2anno, pari a circa un decimo della media degli edifici esistenti in Lombardia. Questi dati non sono teorici bensì scaturiscono dal monitoraggio dell’edificio. La successiva certificazione Cened ha attestato un consumo invernale di 2,94 kWh/mq, in classe A+.
Estetica
La facciata sud dell’edificio ospita un campo fotovoltaico di 31 mq, che genera 3600 kWh di elettricità nell’arco di un anno, pari al 30% circa dell’assorbimento energetico delle pompe di calore.
Le facciate esterne sono rifinite in intonaco, lo zoccolo alla base è in pietra, la copertura in rame. L’edificio è una reinterpretazione moderna della tipologia delle case dei paesi di campagna, con ciascuna facciata che differisce, seppur con qualche affinità residua, dalle altre.
A cura di RGR