Villa bifamiliare a Costa Volpino
Obiettivi
La villa bifamiliare di Costa Volpino sorge in un quartiere caratterizzato da un sistema di edilizia residenziale ad altezza contenuta, unito a giardini pubblici; la zona si trova all'estremità est della valle che si affaccia sul lago d'Iseo.
Al momento della prima fase progettuale il quartiere era già vivo e attivo, caratterizzato da numerose abitazioni; per questo motivo la committenza decise di dare molta importanza alla velocità di esecuzione e al basso impatto sull’ambiente, a beneficio anche del futuro rapporto con il vicinato.
L'obiettivo della committenza era di integrare le tecnologie edilizie per la sostenibilità con le caratteristiche architettoniche tipiche del bergamasco; il progetto di architettura sostenibile dunque è stato sposato a pieno dalla proprietà. E' stato deciso infatti, come nelle vecchie cascine della zona, di orientare la facciata principale verso sud ma rientrandola per favorire l'ombreggiatura d'estate e l'insolazione in inverno, quando il sole è più basso all'orizzonte. Il progetto intendeva integrare le funzionalità delle abitazioni tradizionali con le tecnologie costruttive e impiantistiche moderne, privilegiando la scelta di materiali naturali e riciclabili, per ottenere in risultato un edificio a basso costo, energicamente efficiente e antisismico.
Progetto
La volontà di realizzare un edificio aperto all’evoluzione, modificabile nel tempo in caso di adeguamento a nuove tecnologie o di semplice ristrutturazione interna, è stata la linea guida per tutto lo sviluppo del progetto architettonico ed è stato possibile ottenere questo risultato solo grazie alla scelta di edificare con materiali a secco tutte le parti dell'edificio, dalla struttura alle partizioni interne.
L’edificio è costituito da due unità immobiliari ognuna disposta su due piani e nasce su un lotto di circa 500 mq occupandone circa un terzo della superficie.
Grazie al limitato peso delle strutture è stato possibile optare per un sistema di fondazione costituito da un semplice cordolo in cemento armato della profondità di 30 cm, sul quale poggia un basamento di circa 20 cm in XLam che costituisce la connessione tra le strutture portanti verticali e quelle di fondazione. La tecnologia XLam permette di ottenere una struttura molto leggera ma comunque solida e sicura ed è formata da pannelli incrociati in strutture di legno che, per quanto riguarda le pareti verticali, raggiungono uno spessore di circa 10 cm. Le pareti verticali in XLam sorreggono la struttura orizzontale intermedia e la copertura, costituite da travetti in legno lamellare e pannelli osb (in legno anch'essi) atti a costituire, in collaborazione con i materiali Knauf, un solaio interamente a secco.
La scelta dei materiali a secco è stata sostenuta anche dalla volontà di utilizzare materiali ecocompatibili, naturali e riciclabili, dalla necessità di un sistema costruttivo leggero, che si integrasse con la struttura portante in legno, e dalle ottime prestazioni acustiche, termiche e igrometriche.
I sistemi a secco Knauf, pienamente corrispondenti a tutte queste esigenze, sono stati scelti per la realizzazione dell'involucro esterno, delle partizioni verticali, dei pavimenti e dei soffitti.
Interventi
Contropareti di tamponamento
Rivestimento esterno
Il rivestimento esterno delle pareti di tamponamento è stato realizzato secondo le schema Knauf W683 utilizzando il sistema Aquapanel con l'obiettivo di ottenere un’alta efficienza energetica e ottimizzare nel tempo gli interventi di manutenzione della struttura portante e delle pareti esterne. Un'orditura metallica con profili Knauf Magizink, ancorata alla parete portante in XLam, separa quest'ultima dallo strato di lastre Aquapanel Outdoor di rivestimento, mentre all'interno dell'intercapedine è stato inserito un isolante in lana di roccia Isoroccia 70. Per aumentare l'efficienza energetica della parete è stato applicato uno strato di finitura con rivestimento idrosilossanico, repellente alle acque meteoriche, agli agenti atmosferici e all’inquinamento atmosferico.
Rivestimento interno
Le pareti verticali in XLam sono state rivestite internamente dal sistema Knauf W625. La controparete è caratterizzata da una struttura metallica autoportante rivestita da uno strato di lastre in gessofibra Knauf Vidiwall e da uno, più esterno, di gesso rivestito Knauf GKB+BV(con barriera al vapore). Nell'intercapedine dell'orditura metallica è inserito uno strato di pannelli isolanti in lana di roccia Isoroccia 40.
Pareti interne
Pareti divisorie degli alloggi
Per garantire un elevato comfort abitativo era necessario considerare l'isolamento acustico tra le unità abitative come prerogativa di progetto. Grazie alle pareti Knauf, che rispondono allo schema W316+1 e W316, è stato possibile garantire il benessere abitativo che la committenza cercava. Le pareti sono costituite da due orditure metalliche con doppio strato isolante in lana di roccia all'interno, rivestito da un doppio strato di lastre per lato, quello interno con lastre in gesso fibra Vidiwall e quello esterno con lastre in gesso rivestito GKB per lato. Nello schema W316+1, a differenza del W316, è stato inserito un'ulteriore strato di lastre Knauf Vidiwall nell'intercapedine tra le due orditure così da ottenere pareti con un potere fonoisolante ancora maggiore.
Partizioni interne
Pareti a orditura metallica singola sono state utilizzate per dividere gli ambienti all'interno delle unità abitative. Questa tipologia di parete è costituita appunto da un’orditura metallica singola alla quale è ancorato su ciascun lato uno strato di lastre in gesso fibra Knauf Vidiwall all'interno e uno in gesso rivestito Knauf GKB a vista, secondo lo schema Knauf W312.
Partizioni interne casi speciali
In caso di necessità particolari sono state prese decisioni progettuali diverse. Ove è stato necessario realizzare cavedi tecnici per gli impianti, è stata scelta la parete Knauf W116, a doppia orditura e doppio rivestimento. La distanza delle due orditure di questa tipologia di parete è tale da permettere il passaggio degli impianti e i due strati di lastre (in gesso fibra Vidiwall all'interno e gesso rivestito GKB all'esterno) per ogni lato garantiscono la resistenza e l'omogeneità di prestazioni dell'intera parete.
Altra eccezione è stata fatta in occasione di pareti che separavano ambienti umidi come servizi igienici e cucine. Per questa tipologia di spazi sono state adottate pareti rispondenti allo schema Knauf W312, composte da una singola orditura metallica, con isolante in lana di roccia all'interno, doppio rivestimento misto in lastre in gessofibra Knauf Vidiwall a contatto con l'orditura e lastre in gesso rivestito Knauf GKB a vista.
Controsoffitti
La finitura dei solai dell'unità immobiliare è stata realizzata tramite controsoffitti a secco Knauf, rispondenti agli schemi Knauf D111 e D112. Queste due tipologie di controsoffitti sono molto simili e sono costituiti da orditure metalliche singole (nel caso del D111) o doppie (nel caso del D112) ancorate al solaio strutturale in legno che sorreggono uno strato di lastre in gesso rivestito Knauf GKB.
Sottofondi
Per completare l'intero pacchetto del solaio a secco, nonostante nella fase iniziale di progetto fosse stato previsto un massetto fluido, è stata scelta la soluzione Knauf F126 che utilizza il sottofondo a secco Knauf Brio. Il Sistema Sottofondi a secco di Knauf si distingue per resistenza, leggerezza e velocità di posa. Per queste sue caratteristiche si integra perfettamente con la struttura in legno dei solai.
Per la loro composizione i pavimenti a secco sono estremamente semplici da posare e sono costituiti da uno strato isolante granulare secco a base di perlite, uno strato di lastre in gesso fibra Knauf BRIO di spessore 23mm. Grazie a queste caratteristiche i sottofondi a secco risultano resistenti anche in caso di incendio e isolano perfettamente i piani dai rumori di calpestio.
A cura di RGR