Hotel Columbus Lignano Sabbiadoro
Obiettivi
Quasi una scommessa è stata la realizzazione dell’Hotel Columbus, una struttura di nove piani fuori terra realizzata in acciaio e sistemi a secco. L’edificio è stato progettato come integrazione dell’esistente Hotel Columbus con un albergo attiguo in disuso.
L’utilizzo di una struttura a secco è stata una scelta necessaria: le imprese contattate per la costruzione con sistemi tradizionali avevano stimato tempi di realizzazione di 18-24 mesi, con il conseguente rischio, determinato dal fermo dei cantieri durante la stagione balneare, di protrarre i lavori per quasi tre anni; invece la proprietà aveva l’obiettivo di aprire il prima possibile in quanto “l’integrazione tra l’edificio nuovo e il vecchio avrebbe determinato il non utilizzo anche del corpo centrale”, come riferisce Moreno Cenedese, titolare di Idealstile, l’impresa che si è occupata della realizzazione di pareti, soffitti e pavimenti.
Progetto
“Le strutture a secco – continua Cenedese – permettono un migliore controllo dei tempi e quindi un’organizzazione più precisa delle fasi di lavoro. Noi abbiamo lavorato seguendo un attento coordinamento tra le squadre: prima i carpentieri, poi la posa delle orditure delle pareti, l’intervento degli impiantisti e di nuovo i posatori delle lastre per la chiusura delle superfici. Abbiamo iniziato il lavoro con una sola squadra di posatori per trovarci in poco tempo a gestire 70-80 persone, che lavoravano coordinando le diverse fasi di posa senza tempi morti”.
L’utilizzo dei materiali Knauf con il telaio strutturale in acciaio si è rivelato ottimale per realizzare i nove piani dell’hotel in tempo utile per sfruttare la stagione estiva. Il vecchio Hotel Nettuno infatti è stato demolito a novembre e in pochi mesi è stata realizzata la nuova costruzione dei primi livelli della struttura portante in acciaio, a ridosso dell’edificio esistente, per la realizzazione di cinquanta nuove camere. A distanza di circa 4 mesi dalla demolizione del precedente edificio, a metà febbraio, è iniziata la realizzazione delle pareti di tamponamento esterne con il sistema Aquapanel®; i lavori sono andati avanti realizzando, piano per piano, prima la struttura in acciaio e poi le pareti esterne e i divisori interni tra le camere e tra camere e corridoio. A fine maggio 2014, ultimate le tinteggiature interne e i rivestimenti esterni, la struttura è stata consegnata.
Interventi
Moreno Cenedese aggiunge: “Il primo obiettivo era stare nei tempi. In secondo luogo, la scelta dei materiali di Knauf ha permesso di rispettare agevolmente le normative di protezione dal fuoco, fornendo allo stesso tempo il livello di comfort acustico necessario per una struttura ricettiva moderna. In questo abbiamo avuto il supporto dei tecnici dell’azienda con cui abbiamo collaborato per la progettazione delle stratigrafie più adatte.”
Le pareti di tamponamento sono state ottenute tramite il sistema Aquapanel®, scelto per la sua resistenza agli agenti climatici, in modo particolare all’umidità, e alla salsedine.
All’esterno sono state utilizzate le lastre Knauf Aquapanel® Outdoor, ancorate alla doppia orditura metallica con doppio strato di isolamento in lana di roccia all’interno delle stesse. Sul perimetro interno invece sono state posizionate tre lastre Knauf GKF15 per garantire il livello R90 di resistenza al fuoco delle strutture in acciaio, andando a creare una parete resistente al fuoco e all’umidità con uno spessore complessivo di 30cm.
Le pareti divisorie tra le camere sono state realizzate installando una doppia orditura metallica all’interno di ciascuna delle quali è stato posto uno strato isolante in lana di vetro. Come rivestimento sono stati applicati due strati di lastre Knauf GKB per lato, mentre nell’intercapedine tra le due orditure è stato inserito uno strato di lastre Knauf Vidiwall, per aumentare il comfort acustico.
I solai sono stati realizzati con una lamiera collaborante in acciaio e gettata in cemento, sulla quale è stato montato un controsoffitto a protezione dal fuoco realizzato con tre lastre GKF15. Dopo la posa degli impianti sospesi è stato realizzato, a chiusura, un secondo controsoffitto ancorato al primo, sul quale è stato posto un materassino isolante in lana di vetro.
I pavimenti infine sono stati realizzati con il sistema per sottofondi a secco Brio di Knauf.